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VE 01/07/2022 Ore 21:15 Biglietti non più disponibili
Dove:
Parchi di Nervi – Villa Grimaldi Fassio
Durata: 01:30:00 circa

Prima parte 40 minuti
Intervallo 15 minuti
Seconda parte 35 minuti

Ritratti americani

Classica, con swing. Wayne Marshall, alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice in un omaggio al repertorio sinfonico di George Gershwin e Leonard Bernstein.

George Gershwin 
Strike Up The Band, Overture

Leonard Bernstein 
Symphonic Dances from West Side Story

George Gershwin                                       
Girl Crazy, Overture

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George Gershwin
An American in Paris

George Gershwin                                       
Promenade – Walking the Dog

George Gershwin                                       
Cuban Overture

Wayne Marshall, direttore

Orchestra del Teatro Carlo Felice

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Una serata dedicata all’esplorazione degli universi musicali di George Gershwin e di Leonard Bernstein, in cui musica classica, jazz, il grande sinfonismo e le avanguardie europei si incontrano e fondono assieme, in due stili musicali distinti e inconfondibili, ma legati da innumerevoli “affinità elettive”, sullo sfondo del melting pot culturale americano in continua trasformazione durante la prima metà del Novecento.

In Ritratti americani, Wayne Marshall alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice interpreta un programma incentrato su di alcune delle maggiori opere per orchestra sinfonica di George Gershwin: il poema orchestrale An American in Paris, la Cuban Overture, le overture da musical – Crazy Girl e Strike Up the Band – e il brano Promenade (Walking the Dog) tratto dal musical cinematografico Shall we dance.

Ad essi il programma accosta le Symphonic Dances da West Side Story di Leonard Bernstein, una composizione nata dalla versione cinematrografica del musical degli anni Cinquanta, e che a partire dal 1960 progressivamente assurge a brano sinfonico dotato di una propria identità e autonomia, entrando a fare parte del grande repertorio sinfonico americano della seconda metà del Nocevento.

Il concerto si apre sulle note dell’Overture dal musical Strike Up the Band, del 1927, su libretto di Ira Gershwin da un testo dal tono satirico di Morrie Ryskind, a sua volta ispirato da un racconto originale di George S. Kaufman.

Segue An Amerian in Paris, sottotitolato A Tone Poem for Orchestra, ma da Gershwin stesso definito un “balletto rapsodico” è la prima delle opere puramente orchestrali di Gershwin, con una partitura ricca di armonie e uno “spirito” jazz. Debuttò nel 1928 alla Carnegie Hall. La sua natura danzabile non sfuggì agli ascoltatori che lo trasformarono in un musical cinematografico, con Gene Kelly e Leslie Caron, per la regia di Vincente Minnelli, nel 1951. In un’intervista rilasciata a radio WQXR Leonard Berstein, grande ammiratore, interprete e per certi aspetti erede di Gershwin, si interrogava in maniera divertita su quanto di prettamente “parigino” si nascondesse nelle sonorità “rumoristiche” dell’opera, riconoscendole un suo carattere peculiare: una “champagne bubble atmosphere”.

Dopo le Symphonic Dances da West Side Story è il turno dell’Overture dal musical Girl Crazy, presentato in prima assoluta a New York nel 1930  e seguito da oltre 270 repliche. Tra un’introduzione e un sontuoso finale, il brano presenta in una sorta di “medley” i ritornelli dei song che costituiscono i numeri interni dell’opera, tra le più celebri melodie dell’autore: I got rhythm, Embraceable you, Land of the gay Caballero, But not for me, Broncho Busters. Sebbene il musical non sia rappresentato con tanta frequenza a teatro, godendo invece di una grande fortuna cinematografica nella versione realizzata nel 1943, con Mickey Rooney e Judy Garland, l’overture ha conquistato un posto stabile nei repertori sinfonici internazionali.

Walking the dog è uno dei molti numeri musicali scritti nel 1937 da George Gershwin per il duo Fred Astaire – Ginger Rogers per la colonna sonora del film Shall we dance, dove questa musica accompagna una sequenza della passeggiata con il cane sul ponte di una nave di lusso. Nel 1960, questa musica fu pubblicata con il titolo Promenade.

Il concerto si chde con il brano strappa applausi Cuban Overture. Con il titolo originario Rumba, fu eseguita per la prima volta allo Lewisohn Stadium di New York, nel 1932, davanti a un pubblico di oltre 17’000 persone; uno dei più trionfali debutti di Gershwin in termini di ricezione di pubblico e critica.

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Il direttore, organista e pianista inglese Wayne Marshall è stato direttore principale della WDR Funkhausorchester Cologne, ed è organista ed artista associato della Bridgewater Hall di Manchester, inoltre è direttore principale ospite della Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Nelle stagioni in corso lavora con orchestre come la Rotterdam Philharmonic    Orchestra, Leipzig Gewandhausorchester, Orchestre National du Capitole de Toulouse, Konzerthausorchester Berlin, Wiener Symphoniker, Orchestre    Philharmonique du Luxembourg, Orchestra del Teatro Carlo Felice, Orquesta Sinfónica de Castilla y León, Czech Philharmonic Orchestra, Orchestre de Paris. Numerosi saranno anche i recital d’organo in tutto il mondo.

Tra l’attività recente ricordiamo i concerti a Bergen, Taipei e Kuala Lumpur, Islanda, Lipsia, Stoccolma, Mosca, una ripresa di “Wonderful Town” di Bernstein a Colonia, il debutto all’opera di Montreal con “Dead Man Walking” di Heggie, seguita da una nuova produzione di “Porgy and Bess”, “Candide” e “Mahagonny” alla Deutsche Staatsoper Berlin, “The Great Gatsby” alla SemperOper, una nuova edizione di “Mass” di Bernstein alla Philharmonie di Parigi, e numerosi concerti in tutto il mondo per il centenario di Leonard Bernstein, di cui Marshall è considerato interprete di riferimento e tra i quali ricordiamo almeno “The White House Cantata” al Concertgebouw, un grande concerto con la Munchen RundfunkOrchester al PrinzRegententheater di Monaco di Baviera.

In Italia Wayne Marshall dirige regolarmente a Santa Cecilia, con l’Orchestra      Cherubini, alla Rai di Torino, al Comunale di Bologna, al Teatro la Fenice ed ha   diretto con grande successo una nuova produzione di “West Side Story” al teatro Carlo Felice di Genova, e di recente una produzione di My Fair Lady al Teatro Massimo di Palermo dove torna spesso come direttore ospite.

Wayne Marshall rimane un grande organista e tra i numerosissimi impegni come direttore, cerca sempre di ritagliarsi del tempo per indimenticabili recital d’organo in celebri sale o chiese o cattedrali come: Bridgewater Hall, Duomo di Firenze, Luxembourg Philharmonie, Notre-Dame de Paris, Royal Albert Hall, Stiftskircher Stuttgart, National Grand Theatre di Pechino e tra i prossimi Philharmonie de Paris e Elbphilharmonie ad Amburgo.

Nel 2004 ha ricevuto una laurea Honoris Causa dalla università di Bournemouth University e nel 2010 è stato nominato “Fellow of the Royal College of Music.

Vive a Malta con la moglie Jennifer, pianista, ed i loro due figli.

L’Orchestra del Teatro Carlo Felice ha una storia che inizia nei primi anni del ‘900. La sua attività sinfonica e operistica, che neppure i bombardamenti del ’43, con la distruzione dell’antico Teatro Carlo Felice, sono riusciti a interrompere, è da allora continuativa.

Nel 1965 l’Orchestra si struttura in maniera organica, inizia ad evolversi sviluppando un repertorio che spazia oggi dal Seicento alla musica contemporanea, e si afferma fra le realtà prominenti del panorama nazionale, distinguendosi per produttività e versatilità.

Sin dagli anni ’50, sul podio si avvicendano direttori di rilevanza internazionale, tra cui Victor De Sabata, Tullio Serafin, Igor Stravinsky, Franco Capuana, Vittorio Gui, Sergiu Celibidache, Hermann Scherchen, Sir John Barbirolli, Claudio Abbado, Francesco Molinari-Pradelli, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovič, Giuseppe Patanè, Vladimir Delman, Gianandrea Gavazzeni, Spiros Argiris, Peter Maag, Rafael Frühbeck de Burgos, Myung-Whun Chung, Yury Aronovič. In tempi più recenti, Daniel Oren (Direttore Principale dell’Orchestra nella seconda metà degli anni ’80 e dal 2007 al 2010), Antonio Pappano, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Gary Bertini, Gennadij Roždestvenskij, Gianluigi Gelmetti, Rudolf Baršaj, Bruno Campanella, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Nello Santi, Michel Plasson (Direttore Principale Ospite dell’Orchestra nei primi anni 2000), Bruno Bartoletti, Sir Neville Marriner, Lu Jia, Juanjo Mena (Direttore Principale Ospite dell’Orchestra dal 2007 al 2010), Dmitrij Kitajenko, Manfred Honeck, Juraj Valčuha, Kyrill Petrenko, Hartmut Haenchen, Vladimir Fedoseev, Andrea Battistoni (Direttore Principale Ospite dal 2013 al 2016), Daniel Smith (Direttore Principale Ospite dal 2017 al 2019).

Fabio Luisi (dal 2012, Direttore Onorario), a partire dalla stagione 2020-2021, è protagonista di numerosi concerti dedicati al grande repertorio sinfonico romantico europeo – con una particolare attenzione all’opera di Anton Bruckner – che, dal 2022, intreccia con un percorso esplorativo dell’opera sinfonica di Luciano Berio (in vista dell’anniversario del centenario dalla nascita del compositore originario di Oneglia, nel 2025).  Donato Renzetti (dal 2022, Direttore Emerito), nel 2021 dirige la prima esecuzione moderna di Bianca e Fernando di Vincenzo Bellini nella versione di “Genova, 1828”, nell’ambito di un più vasto progetto di riscoperta della Civiltà musicale genovese promosso dal Teatro. Dalla stagione 2020-2021, ospite regolare del Teatro, dirige numerosi concerti dedicati alla scoperta dei “Novecenti” musicali europei.

Nel 2022, Riccardo Minasi è nominato Direttore musicale.

Numerose sono le incisioni registrate al Teatro Carlo Felice, in particolare di produzioni liriche, per etichette quali Deutsche Grammophon, Decca, Sony, TDK, Rai-Trade, Nuova Era Records, Arthaus Musik, Dynamic, Bongiovanni, Denon/Nippon Columbia e BMG-Ricordi.

L’alto livello artistico consolidato negli anni consente alla compagine di prendere parte a manifestazioni di grande prestigio quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto (2013, 2020), il Ravello Festival (2014, 2019), il Festival di musica sacra Anima Mundi di Pisa (2015), e d’esibirsi in importanti sedi nazionali e internazionali quali il Parco della Musica di Roma (2015), il Teatro degli Arcimboldi di Milano (2012), l’Auditorium della Conciliazione di Roma (2012), il Teatro dal Verme di Milano (2014, 2019, 2021) la Royal Opera House di Muscat (2015, 2017, 2019) la Astana Opera (2017), il Marinsky Concert Hall (2019), la Basilica di S. Francesco ad Assisi, per il Concerto di Natale 2020, trasmesso in Eurovisione dalla RAI.